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Il gabbiano Jonathan livingston - Richard Bach




Forse dovrei cambiare macchina fotografica, o forse devo comprarmi un correttore piuttosto coprente...o forse devo mettermi SERIAMENTE a dieta..comunque, come promesso ecco la prima recensione dei libri oziosi di aprile.
Questo in particolare è quello che mi ha fatto "perdere" più tempo tra tutti, pur essendo il più sottile.

Sto parlando del celeberrimo Il gabbiano Jonathan Livingston, la mia è un'edizione Rizzoli BUR, copertina rigida, prezzo 10 euro, pagine 105, codice ISBN 9788817013383.

Ricordo che la prima volta in cui chiesi  a mia  madre di comprarmi questo libro frequentavo la seconda o la terza media. La mia insegnate ci diede dei testi da leggere durante le vacanze estive, di solito ci dava una decina di titoli e noi dovevamo scegliere almeno due libri sui quali poi ci avrebbe interrogato a Settembre. Il noi di cui sto parlando si di vide in me e loro: loro dei dieci libri forse ne leggevano mezzo," me" ne leggeva dieci più altri scelti a piacere.
Soltanto che mia madre non mi comprò quel libro perchè per le pagine e la sostanza deci euro erano troppo.
Da quell'estate però chiesi lo stesso libro ad ogni evento che richiedesse regali: compleanni, Natali, pasque, pasquette, onomastici, bei voti, promozioni, perdita di peso, appuntamenti dal dentista...ogni scusa era buona, ma del libro neanche l'ombra.

Poi alla soglia dei 20 anni il gabbiano è diventato mio.

Ero nella mia casa maceratese, nella mia camera mentre le mie coinquiline guardavano la tv in cucina, sotto le coperte. Era una di quelle notti in cui di dormire non se ne parla e allora per ammazzare il tempo sistemi gli appunti delle lezioni, scrivi dei pensieri sul tuo diario, programmi sulla mia agenda tutti gli avvenimenti della settimana poi, finalmente, leggi il Gabbiano Jonathan Livingston.

L'ho letto.
L'ho riletto.
L'ho riletto ancora.
L'ho riletto una quarta volta.
L'ho riletto una quinta volta ancora.

Prima di iniziare la sesta lettura ho notato che delle 105 pagine di cui è composto il libro, 54 corrispondono a fotografie di gabbiani.

A questo punto l'ho riletto per la sesta volta.

Prima di iniziare la settima lettura ho notato che delle 54 pagine in cui sono presenti fotografie di gabbiani ce ne sono 8 in cui insieme ai gabbiani è fotografato anche il mare sullo sfondo.

Allora si, l'ho letto per la settima volta.

Fuori dalla finestra albeggiava e non me la sono sentita di rileggerlo ancora. Doccia, trucco e parrucco e vado a lezione. Ricordo perfettamete ogni parola del professore mentre a lezione di letteratura latina ci traduceva, spiegava e commentava i carme catulliani.




Nulli sed dicit mulier mea nubere malle
quam mihi, non si se Iuppiter ipse petat.
Dicit: sed mulier cupido quod dicit amanti,
in vento et rapida scribere oporet aqua.

La mia donna dice che non vuole congiungersi con alcuno più che con me neppure se Giove in persona la richiedesse. Lo dice ma quello che una donna dice ad un innamorato folle di passione bisogna scriverlo nel vento e sull'acqua che scorre rapidamente.

Di quella notte e del giono seguente ricordo tutto.
Però non ricordo che il libro mi sia piaciuto.

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