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Gli indifferenti - Alberto Moravia


Buon Sabato sera amici lettori,
non so se andare al cinema o no, non so quali film vengono proiettati in questi giorni e sinceramente non so nemmeno quanti soldi ho nel portafogli. Ora mi è venuta voglia di scrivere e mentre penso a cosa fare di questa serata vi racconto la storia di questo libro, inaugurazione di una formidabile carriera:

La mia è un'edizione della Bompiani tascabili, prezzo di copertina 9.50 euro, 285 pagine, codice ISBN 9788845246241.

Questo libro  pubblicato nel 1929 a spese dell'autore, segna l'esordio del celeberrimo Alberto Moravia.
La scrittura effettivamente appare decisamente acerba, soprattutto se la paragoniamo a libri come La Noia, che ho letto qualche settimana fa. Nonostante lo stile da perfezionare ho riconosciuto perfettamente la mano dello scrittore e si intravede già uno spiraglio di quella che sarà la sua passione e il suo mestiere.
Un libro toccante e insieme inquietante.
Anche qui (mi sembra di averlo già scritto) ogni tanto mi è venuta voglia di entrare tra pagine di quel mondo romano per dare una bella scrollata alle spalle dei personaggi, che sono totalmente indifferenti. Direte "Grazie Marty, altrimenti perchè Moravia avrebbe intitolato questo libro "Gli Indifferenti"?"
Amici miei, non dobbiamo mai dare niente per scontato, altrimenti si corre il rischio di rimanere delusi.
Se nella noia il titolo non era autoreferenziale qui, invece, lo è eccome!
Siamo di fronte ad una famiglia borghese, ormai caduta in disgrazia e che, malgrado ciò, cerca in tutti i modi di mantenere il proprio status, per così dire, agiato. I componenti di questa famiglia sono Mariagrazia e i suoi due figli, Carla e Michele. Insieme a questa famiglia interagiscono due personaggi fondamentali: Leo, amante prima della madre, Mariagrazia, e poi di Carla e Lisa, una pingue signora, amica di famiglia e precedente amante di Leo. Questo Leo Merumeci è un egoista dongiovanni capace di approfittarsi delle donne e delle loro disgrazie. Niente più.
E' una storia di intrighi amorosi, di segreti celati dietro un sottile velo di falsità e di totale indifferenza da parte di ognuno dei personaggi. Moravia descrive i pensieri di ognuno di loro, ma descrive ancor meglio la loro incapacità di reagire alla vita. Sono trasportati da una brezza di ipocrisia che li spinge ogni minuto di più verso una profonda crisi esistenziale e sociale.

Moravia scrisse questo libro poco più che diciottenne e già, tra queste pagine, si intuisce la bravura di questo scrittore. Mi rammarico solo di averlo scoperto così tardi. Lo trovo affascinante, capace e mi sembra di vedere in lui un ottimo ritrattista.

Vorrei collezionare tutti i suoi libri. Per ora ho letto La Noia e Gli indifferenti, cosa mi consigliate?

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