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Zia Antonia sapeva di menta - Andrea Vitali


Buongiorno cara lettrice e buongiorno caro lettore,
quest'oggi voglio presentarti un libro di Andrea Vitali. Possiedo tre dei suoi romanzi e, anche se i lettori ne parlano spesso bene, non ho ancora capito se la sua scrittura e il suo stile siano di mio gusto. Il primo libro che ho letto è stato "La signorina Tecla Manzi", un libro scorrevole, forse anche troppo.. Poco dopo ho acquistato "Una finestra vistalago" che ancora devo leggere; poi questo:

Casa editrice Garzanti, pagine 147, prezzo di copertina 13.90 (almeno questo è il prezzo riportato sul sito della Garzanti, la mia copia è un regalo...in realtà è un regalo stato fatto a mia madre, ma avevo bisogno di un libro da leggere in spiaggia e ho deciso di prendere in prestito questo!), codice ISBN 9788811683919.

La storia è ambientata a Bellano, come tutte le storie scritte da questo autore. La protagonista assoluta è Zia Antonia, una signora anziana tutto pepe che adora divorare quantità esagerate di mentine. Detta signora, vista l'età, decide spontaneamente di trasferirsi in un ospizio (così lo chiama) per il semplice fatto che è stanca di dover dipendere da suo nipote, Ernesto, che si prende cura di lei ormai da qualche anno.
Come di consueto, il buon Ernesto Cervicati decide di andare a trovare la zia e, oltre al caratteristico profumo di menta, percepisce uno sgradevole odore di aglio che lo lascia interdetto. Le suore che si occupano degli anziani in questa casa di riposo sanno benissimo che l'aglio può risultare indigesto e non lo aggiungono mai alle loro ricette; eppure questo "odore" così pungente pervade l'intera stanza della Zia. Ernesto decide di chiedere informazioni a Suor Speranza la quale guida la casa di riposo con piglio militaresco. Questo è l'esordio.
Poco dopo Zia Antonia smette di parlare e di mangiare, Suor Speranza preoccupata chiama il dottor Fastelli, medico del paese, che si reca subito nella casa di riposo e visita la signora. Scopriamo, poi, che la causa dello sciopero di Zia Antonia è il fatto che non le è stato recapitato l'estratto conto dalla sua banca. Antonia è furiosa perché, anche se è consapevole di essere anziana, non vuole rinunciare ai suoi diritti e Suor Speranza, Ernesto e il dottore iniziano ad indagare.
Chi sarà stato a rubare l'estratto conto? E soprattutto: perché?

Una commedia basata sul senso dell'olfatto, sugli odori, i profumi freschi e piacevoli ma anche quelli forti e cupi. Due profumi, quello della menta e quello dell'aglio, che hanno completato la caratterizzazione di due personaggi fondamentali nella storia: l'indifesa Zia Antonia e un sinistro nipote approfittatore. Intelligente la scelta dell'autore, ma non è la sola:  perché oltre a caratterizzare i personaggi con i loro odori, Andrea Vitali utilizza dei nomi piuttosto significativi per ognuno di loro:

  • Incontriamo l'avvocato che si chiama Aurelio Spendace,
  • Incontriamo il direttore della Banca del Credito Orobico che si chiama Sisto Sansicario,
  • Incontriamo il nipote della Zia che si chiama Ernesto Cervicati, e più onesto di lui credo che non esista persona a questo mondo.

Andrea Vitali è migliorato da "La signorina Tecla Manzi". La storia è molto lineare, è vero, però posso assicurarvi che il finale presenta un inaspettato colpo di scena che mi ha fatto sorridere. Questa volta Vitali è stato davvero bravo e mi ha fatto venire voglia di leggere anche "Una finestra vistalago" che è bloccato da anni sul mio "comodino-di-letture-to-do".

I suoi libri sono adatti alla spiaggia. La brevità dei capitoli permette sia di leggerli velocemente sia di interrompere la lettura in qualsiasi momento. Io non ce l'ho fatta, ho iniziato il libro e dopo un'ora l'ho terminato. E' stato davvero piacevole e, anche se sono partita leggermente prevenuta, a fine lettura mi sono sentita soddisfatta e appagata. Questi capitoli sono stati delle ciliegie dolci e mature: una tirava l'altra!

E voi? che libri leggete di solito in spiaggia?

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