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Appunti per uno studio del cuore umano - Penelope Lively


Cara lettrice e caro lettore,
eccomi di nuovo qui, questa volta, però, con un libro della lista del Project 10 Books!
E vi avverto subito, la recensione che ne farò non sarà positiva, quindi se adorate questa autrice o se avete appena acquistato questo libro e non volete pensare di aver buttato via i vostri soldi, come penso di aver fatto io, chiudete questa pagina e aprite un altro post.
Sono proprio delusa.
Ma procediamo con ordine!

Il libro si intitola "Appunti per uno studio del cuore umano" *, edito dalla casa editrice Guanda, pagine 244, prezzo di copertina 16 euro, codice ISBN 9788860889669.


Trama. Stella Brentwood, antropologa ormai in pensione, dopo una vita trascorsa in giro per il mondo a studiare culture diverse, decide di stabilirsi nell'abbagliante campagna del Somerset occidentale. Un luogo dai paesaggi grandiosi e pacificanti, dove trovare finalmente la stabilità che ha sempre rifuggito. Una scelta solo in apparenza casuale: Richard, il vedovo di Nadine, la sua migliore amica dei tempi dell'università, vive nella zona e l'aiuta a trovare casa e ad ambientarsi, ma in realtà -Stella se ne rende conto ben presto- la decisione è uno snodo fatale e in un certo senso obbligato della sua esistenza. Camprare casa, prendere un cane, fare conoscenza con i vicini: in breve, mettere finalmente radici può sembrare rassicurante, ma destabilizza più di quanto Stella possa pensare. L'inserimento in un sistema di relazioni implica una definizione di sé che la donna non sa o forse non vuole trovare, e perfino i vincoli di sentimenti che legano gli esseri umani finiscono per rivelarsi troppo stretti: Nadine, che aleggia continuamente tra lei e Richard; il ricordo degli uomini che ha amato ma a cui non ha voluto legarsi; Judith, l'esuberante amica e compagna di tanti viaggi; gli ombrosi adolescenti che vivono in fondo al viottolo e la guardano con aperta ostilità...Il magnifico paesaggio del Somerset, la terra rossa al tramonto, le sue file di colline ondulate saranno il sontuoso palcoscenico su cui si muovono figure in fondo tutte in egual misura estranee, e Stella dovrà misurarsi con quel labirinto complesso che a volte è la vita.

* Il problema principale di questo libro è il titolo.
Quando nello stand del libraccio ho visto questo libro con il bollino con su scritto 50% di sconto l'ho agguantato e ho iniziato a pensare alle solite cose che penso quando prendo un libro da uno scaffale:

  • La casa editrice è la Guanda e di solito mi piace, quindi un punto a suo favore.
  • La copertina è favolosa, un altro punto a suo favore, 
  • Il titolo è fantastico, altro punto a suo favore.
Tre su tre, in più bisogna contare che era scontato al 50%, lo prendo!
Poi lo leggo e mi chiedo perché l'ho comprato? Forse mi hanno costretto? No, il titolo era stato decisivo. Ma non ha funzionato, come mai? Sfoglio le prime pagine e trovo il titolo originale:
SPIDERWEB
Se fosse stato tradotto letteralmente non lo avrei mai preso, infatti, per quanto mi riguarda, questo libro si è rivelato un grandissimo errore.
Questa cara antropologa espertissima e sapientissima in fatto di vite umane, di uomini e di donne, che non ha mai avuto una vita e che non ha mai capito niente in fatto di rapporti umani. Una pensionata disadattata e asociale che dispensa teorie e consigli sulla vita quando non ne ha mai vissuta una fino in fondo. Il libro alterna le sue noiose giornate presenti alle noiosissime giornate che ha vissuto nel suo passato. L'unico personaggi leggermente interessante è Nadine, una tipa tutto pepe che ha le idee chiarissime sulla sua vita, che poi le idee siano sbagliate non importa, ma almeno ha degli obiettivi e a volte li raggiunge anche. 
Invece Stella si fa trascinare dal vento della vita, ma non lo respira mai fino in fondo.
Un libro inconcludente che inizia in mezzo al nulla e termina con un finale totalmente nullo.

Con il senno di poi, avrei dovuto usare gli 8 euro che ho speso per questa perdita di tempo per acquistare qualcosa di più intelligente, che so? Magari una maglietta bianca, da indossare mentre vivo la mia vita, davvero, e non scappo da tutto e da tutti perché...poi non si sa nemmeno perché.
Bocciato.

"Ma Marty, qualcosa di positivo ci sarà!"
Si, l'illustrazione della copertina è incantevole..e con il titolo italiano stava davvero bene...peccato che il titolo non sia quello nella realtà e nella mente dell'autrice.

Commenti