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Il paradiso degli orchi - Daniel Pennac


Buon pomeriggio cara lettrice e buon pomeriggio caro lettore,
Oggi pomeriggio ho un attimo libero. Mi sto ancora riprendendo dalla sessione estiva, sto cercando di smaltire lo stress accumulato nelle settimane passate...e non è affatto semplice. Dopo aver guardato innumerevoli film e dopo aver letto qualche simpatico libro, ho deciso di scrivere qualche recensione. Quindi eccomi qui a parlarvi del primo libro del Project 10 Books.

Anzi, dato che ci sono vi aggiorno sulla mia situazione. Ammetto di essere a buon punto: da quando ho pubblicato il post sul progetto non ho acquistato nessun libro. Però per me, e non è una novità, seguire una lista prestabilita non è il massimo, perché di solito scelgo i libri in base al mio umore e a cosa mi va di leggere. Per il progetto ho scelto dieci libri, per ora ne ho finiti quattro e ne ho uno in lettura, però nel frattempo ho letto anche altre cose, senza comprare NIENTE!

Senza ulteriori indugi vi racconto qualcosa a proposito del primo libro del mio progetto:

Si tratta di Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac, edito da Feltrinelli, edizione in brossura, prezzo di copertina 7 euro, pagine 202, codice ISBN 880781210X.

Trama: Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il capro espiatorio. Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una "zia" maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una "zia" femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla "Actuel", una misteriosa guardiana serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull'orrore nascosto del tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un'altalena tra il divertimento e suspance, tra una Parigi da Misteri di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e i grandi orchi che qualcuno crede estinti. Degli orchi si può ridere o si può tremare. Uno scrittore d'invenzione, un talento fuori dalle scuole come Pennac, non ha certo paura di affrontarli con l'arma che lui stesso così definisce nel libro:" L'umorismo, irriducibile espressione dell'etica".
Questi libro è arenato nella mia libreria dal lontano 2005. La professoressa di lettere ne parlò a scuola e io chiesi ai miei genitori di regalarmelo. Lo ricevetti a Natale, provai a leggerlo, ma lo abbandonai al terzo capitolo. Provai a riprenderlo qualche anno fa, ma ancora niente.
Poi quest'anno finalmente ho deciso di inserirlo nella lista dei "LIBRI DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE!" che poi è diventato il Project 10 Books e siccome volevo togliermi subito questo dente l'ho letto per primo.
E' proprio vero che ogni libro ha un suo momento. L'ho letto in due ore scarse e l'ho adorato.
La storia inizia con il signor Malaussène nel suo luogo di lavoro. Il luogo è un Grande Magazzino di Parigi, il protagonista della storia, stranamente, viene chiamato negli uffici della direzione ogni volta che un cliente reclama per un acquisto difettoso. Prima una signora alla quale è esploso un elettrodomestico, poi un uomo al quale si è distrutto il letto, ma ogni volta colui che si prende la responsabilità è lui, Malaussène. Il suo lavoro consiste nel recarsi nell'ufficio del direttore, ascoltare le lamentele dei clienti, sorbirsi minacce su minacce di licenziamento, sfoderare l'espressione più triste e pietosa così da addolcire il cuore dei poveri clienti e spingerli a ritirare il reclamo.
Poi si viene a scoprire che il suo lavoro consiste nell'essere il capro espiatorio del negozio:
[P 57] -Faccio il capro espiatorio, signor Commissario.- Il commissario Rabdomant mi rimanda uno sguardo assolutamente vuoto. Allora gli spiego che la funzione della di Controllo Tecnico è assolutamente fittizia. Io non controllo proprio niente, poiché niente è controllabile nella profusione dei mercati del tempio. A meno di non moltiplicare per dieci gli effettivi controlli. Dunque, quando arriva un cliente con una lamentela, vengo chiamato all'Ufficio Reclami nel quale ricevo una strapazzata assolutamente terrificante. Il mio lavoro consiste nel subire l'uragano di umiliazioni con un'aria così contrita, così miserabile, così profondamente disperata, che di solito il cliente rifiuta il reclamo per non avere il mio suicidio sulla coscienza e tutto si conclude in via amichevole, con il minimo dei danni per il Grande Magazzino. Ecco, sono pagato per questo. Profumatamente, peraltro.
Il capro espiatorio si aggira tra i corridoi del grande magazzino, una bomba esplode e iniziano le indagini per scoprire chi è il colpevole. Giorno dopo giorno muoiono diverse persone, tutte con un solo punto in comune: Malaussène è sempre nei paraggi delle vittime.
Sarà lui il colpevole, o qualcuno vuole incastrarlo.

Questo romanzo è il primo di una serie, che probabilmente terminerò.
Una storia semplice scritta con un umorismo pungente e a volte anche macabro.
Grazie alla mia esperienza mi sento di consigliare la lettura di questi libri ad un pubblico di età superiore ai 20 anni, non perché i più giovani possono restare traumatizzati o perché è difficile da capire, ma serva una certa età per capirlo fino in fondo.

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