Passa ai contenuti principali

LIBERO CHI LEGGE - Fernanda Pivano

Ciao a tutti cari amici lettori!
Prima recensione post-Salone Internazionale del libro di Torino. "Libero chi legge" è il libro che mi ha accompagnato durante il viaggio verso Torino e, badate bene, Ancona-Torino sono 500 Km...ho avuto parecchio tempo per leggerlo tutto.
Iniziato al casello dell'autostrada durante la partenza da Ancona, finito allo stesso casello al ritorno. Peccato che libri così belli finiscano tanto in fretta, nemmeno ventiquattro ore e si raggiunge l'ultima pagina. Questo poi, un gioiellino, davvero! Chi ha seguito i post precedenti saprà già che il libro della Pivano è stato uno di quelli che mi sono auto-regalata per il mio compleanno,e devo ammettere che sono stata proprio brava. Sì, ho scelto proprio bene..

TRAMA: "Herman Melville, Edgar Lee Masters, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Charles Bukowski, J.D. Salinger. Ma anche Raymond Carver, John fante, Kurt Vonnegut. Fino a Philip Roth, Chuck Palahniuk, Don DeLillo, Bret Easton Ellis, David Foster Wallace, Jonathan Safran Foer... Questo è un libro sulla libertà, la libertà che si conquista attraverso la lettura. E questi sono i suoi alfieri disarmati, i suoi profanissimi santi protettori. Questo è in libro sui libri, un'ultima lezione di Fernanda Pivano a tutte le nuove generazioni, un testamento di speranza proiettato verso il futuro. E' la biblioteca ideale della Nanda, i cento titoli che i ragazzi di tutte le età dovrebbero leggere per scoprire, godere, crescere, ognuno descritto da una scheda introduttiva. In alcuni casi sono riprodotti gli originali (e inediti) giudizi di lettura. Era il 1957 quando Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiò con forza e passione la pubblicazione di "On the road", scritto da un allora sconosciuto Jack Kerouac: "Il libro non è forse un capolavoro ed è pieno di difetti...Eppure c'è qualcosa di strano: forse è davvero il libro della nuova generazione". Da allora la mitica Nanda non ha mai smesso di combattere per promuovere tutto quello che sapeva di nuovo, di libero, di rivoluzionario, per contagiare tutti con la sua passione. Con un progetto sempre chiaro in testa, che questo libro riassume e realizza:" Tutti i miei testi sono soltanto lettere d'amore; se scuotono dall'indifferenza qualcuno e lo inducono a interessarsi ad almeno uno dei libri descritti e al loro autore hanno raggiunto il loro scopo."

Il libro è suddiviso in quattro parti:
  1. Libertà della morale
  2. Libertà sessuale
  3. Libertà di parola
  4. Libertà dalla violenza
In queste quattro parti la scrittrice ci racconta i cento libri che, secondo lei, ognuno di noi dovrebbe avere nella propria libreria e che, soprattutto, ciascuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta. Fernanda Pivano ha tradotto e studiato soprattutto libri e autori americani; la sua passione nacque da giovanissima grazie a due uomini fondamentali per la sua formazione: primo indiscusso fu suo padre, che ogni sabato pomeriggio la accompagnava nella sua preziosa biblioteca di diecimila volumi e con una piccola cerimonia di un quarto d'ora ne sceglieva uno e lo consegnava nelle mani di sua figlia; secondo, ma non per importanza, il supplente di italiano al liceo massimo D'Azeglio di Torino: Cesare Pavese.
L'amore per la Letteratura Americana nasce subito e si consolida anno dopo anno, lettura dopo lettura. In questo libro scorrevolissimo, Fernanda Pivano ci consegna cento lettera d'amore scritte a cento libri di cento autori; un regalo formidabile, frutto dell'esperienza e dell'amore di una grande donna italiana.

Ho divorato queste pagine e mi sono incuriosita tantissimo tanto che, arrivata al Salone, sono partita alla ricerca di alcuni dei libri consigliati...e li ho comprati!
Vi dico solo che il primo libro raccontato è Antologia di Spoon River, tradotto dall'autrice grazie a Pavese, devo aggiungere altro? Spoon River è uno dei miei libri preferiti.
E poi Kerouac, Whitman, Bukowski, Salinger, Fitzgerald, Irving, Thoreau, McInerney, London, Hemingway, Roth, Leavitt,Capote, Auster, DeLillo, Fante, Poe, Melville e tantissimi altri...ad ognuno sono dedicate massimo due o tre pagine nelle quali ci vengono svelati cenni a proposito della trama di uno o più romanzi e della vita dell'autore, ma anche aneddoti che riguardano l'esperienza personale della scrittrice stessa. In uno stile scorrevole e ironico e ricco e intriso di amore, questa scrittrice ci ha trasmesso la sua memoria, la sua vita e la sua passione. 
Questo libro è un dono e vi consiglio di recuperarlo subito, se non lo avete già letto!

Commenti