Secondo libro.
Io e mia madre abbiamo deciso di comune accordo che finchè non avrò terminato tutti i libri già acquistati non ne comprerò altri. Però ieri, siccome si è fermata in centro a comprare uno dei regali di compleanno per miomarito, ha pensato bene di passare a fare un salto in libreria. Risultato?
Mi ha portato questo libro meraviglioso, perfettamente intonato alla grafica del mio blog e allo spirito della mia anima.
Fortuna che ho una mamma che non rispetta questi patti!
Si tratta della raccolta completa delle poesie scritte dal celebre Federico Garcìa Lorca, è edito NewtonCompton, sulla copertina il prezzo è 7 euro, ma credo che sia ancora in promozione a 4.90 euro, di pagine 397, codice ISBN 9788854123595.
Condivido con voi alcuni tra i testi che più mi hanno toccato:
Canzone di primavera
I.
Bambini allegri escono
dalla scuola,
riempiendo l'aria tiepida
d'Aprile di tenere canzoni.
Quanta allegria ha il silenzio
profondo della stradina!
Frammenti di silenzio
tra risa d'argento nuovo.
II.
Cammino a sera
tra i fiori dell'orto,
lasciando lungo la strada
l'acqua del mio dolore.
Sul monte solitario,
un cimitero di paese
appare come un campo seminato
di semi di teschi.
E cipressi sono in fiore
come teste giganti
che con vuote orbite
e verdognole chiome
guardano l'orizzonte
pensosi e dolorante.
Divino Aprile, che arrivi
carico di sole e di essenze,
riempi di nidi d'oro
i teschi in fiore!
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pioggia
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
con l'inquietudine vicina del color della carne.
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all'orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
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Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T’amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!!
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!!
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