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LA RAGAZZA SCOMPARSA - Shirley Jackson

Finalmente torno da queste parti a pubblicare recensioni nuove. In questi ultimi anni mi sono presa lunghi periodi di pausa, ho promesso che avrei scritto ancora e puntualmente non ho mantenuto la parola. Però sai, lettore, la vita mi ha stupita in un milione di modi.
Non starò qui a fare l'elenco dei disastri e dei successi, però voglio farti sapere che -finalmente- ho recuperato la stabilità di cui ho bisogno per potermi sedere e scrivere, leggere libri e condividere recensioni. Quindi eccomi qui a iniziare l'anno con una nuova recensione.

Una cosa voglio dirtela, se continuerai a leggere i miei articoli ti accorgerai che gli unici libri di cui scriverò sono libri scritti da autori americani, perché nei miei obiettivi c'è proprio quello di fare di Letterando un blog incentrato su questo particolare tipo di letteratura.
Leggo anche altro, chiaramente è così, ma in questo spazio virtuale troverai solo delle riflessioni riguardo la letteratura americana e riguardo quei libri che in qualche modo ne fanno parte e ne sono portavoce.


Il primo libro del 2020 non è un romanzo ma è una raccolta di racconti, parliamo di "La ragazza scomparsa" di Shirley Jackson. Posso provare a darne una descrizione generale dicendo che è una raccolta di tre racconti brevi, che Shirley Jackson riesce molto bene sia nella forma più articolata del romanzo ma anche nella forma breve del racconto e che la sua scrittura è riconoscibile proprio grazie alla tensione che alberga tra le sue parole.
Al di là della trama di ognuno, che approfondiremo più avanti, è proprio la modalità attraverso la quale la scrittrice è in grado di trasferire il contenuto la vera particolarità che rende i suoi scritti davvero unici e riconoscibili. Spesso Shirley Jackson viene descritta come esperta nel genere horror e ti dirò, lettore, che ciò che mi colpisce ogni volta è la tensione, la preoccupazione e l'ansia che riesce a infondere anche quando racconta scene di vita quotidiana che sono lontanissime dal paranormale, dai fantasmi, dai mostri e da tutto ciò che ne consegue. Ciò che fa più paura, quando è visualizzato tramite le parole della Jackson, è proprio la realtà, la vita quotidiana e tutte quelle situazioni plausibili che ognuno di noi potrebbe vivere.

Canticchiava, stonata, aggirandosi qua e là per la stanza e spostando gli oggetti con delicatezza, senza smettere di canticchiare. Betsy, curva sulla scrivania, irrigidì le spalle e chinò la testa sul libro con enfasi, sperando che quella parvenza di concentrazione potesse in qualche modo comunicare il desiderio di silenzio, ma la cantilena proseguì. Prendendo in considerazione l'idea di un gesto teatrale, scaraventando per terra il libro o urlare di fastidio, Betsy si disse, una volta di più, però non puoi prendertela con lei, proprio non puoi, e affondò ancora di più la testa. (p. 11)
Inizia così il racconto di apertura, che dà il titolo alla raccolta, durante un lunedì sera senza troppe pretese. Betsy vorrebbe stare tranquilla, ma la sua compagna di stanza è troppo rumorosa per i suoi gusti. Ad un certo punto, però, quest'ultima decide di uscire, nonostante sia ora tarda. La mattina dopo il letto è ancora intatto e la ragazza è scomparsa. Il giovedì successivo Betsy decide che è arrivato il momento di preoccuparsi e racconta della scomparsa alla direttrice del campo. Iniziano le indagini e viviamo la tensione di Betsy come se fosse nostra; ma passano i giorni e della ragazza non si trovano tracce. Martha Alexander si è dissolta nel nulla e dobbiamo attendere un anno intero prima di averne una qualche notizia.
Si misero comodi. Joe, senza pensarci su, offrì alla donna il fumetto sui cacciatori di teste africani, e quando il poliziotto attraversò la vettura in senso inverso, occhieggiandoli sospettoso, li trovò seduti spalla contro spalla, la donna assorta nell'avventura africana, Joe immerso nelle avventure di un giornalista volante che sgominava bande di feroci assassini. (p. 44)
Il secondo racconto si intitola "Viaggio con signora" ed è quello che mi è sembrato più inquietante Joe, è un bambino di 9 anni che per la prima volta deve affrontare un viaggio in treno da solo per raggiungere il nonno che vive a un'ora e mezza di distanza. Suo padre è molto fiero, mentre sua madre è molto preoccupata. Un classico. Joe è imbarazzato dalle continue attenzioni della madre e dall'elenco delle sue preoccupazioni: non vede l'ora di salire sul treno e di dedicarsi alla lettura dei fumetti che ha scelto proprio per l'occasione. Il fischio del capotreno lo salva, così sale, si siede al suo posto e inizia a leggere. Fino a quando una signora si siede con lui. Vorrebbe stare da solo e godersi questa prima esperienza da grande, ma la signora è molto insistente e continua a fargli domande personali riguardo la sua destinazione e altro ancora. C'è anche un poliziotto sul treno, che sta cercando una ladra che è salita di corsa sul treno, indossando una pelliccia molto vistosa. Esattamente come quella indossata dall'accompagnatrice di Joe.
rispetto agli altri due. Sarà che Joe è soltanto un bambino indifeso, sarà che ti viene voglia di telefonare al capotreno e denunciare quella donna, sarà che speri non gli faccia del male, non so bene quale sia il motivo ma vederlo scendere da quel treno ammetto sia stata una vera liberazione, nonostante tutto.
Tahiti, pensò Miss Morgan, in una giornata come questa. Percorse a passo svelto il marciapiede, e il furgoncino intanto avanzava lungo la strada urlando "Miss X, trova Miss X. Sta camminando per la città, da sola. Trova Miss X. Va' incontro alla ragazza che è Miss X, e vinci la ritinteggiatura completa della tua casa, vinci premi favolosi!". (p. 57)

E poi l'ultimo racconto, che si intitola "Incubo", dove la protagonista, ancora una volta una donna, si trova a vivere un incubo piuttosto particolare. Dal tabaccaio, nelle pensiline degli autobus e nelle pubblicità dei taxi legge la frase pubblicitaria di un concorso, "Trova Miss X". Chiede informazioni e scopre che chi troverà Miss x vincerà una montagna di premi. L'inconveniente è che, mentre la nostra protagonista cammina per strada, trova una serie di indizi sempre più stringenti e che sempre più riconducono la descrizione di Miss X alla descrizione di lei stessa. In questo incubo si sente osservata, spiata e continuamente perseguitata dagli occhi delle persone che furiosamente sono alla ricerca di questa Miss X.

Una serata in camera con una coinquilina, un passeggero che si accomoda al tuo fianco su un treno e un concorso a premi. Situazioni apparentemente innocue che, però, ti danno subito la sensazione che stia per accadere qualcosa. Non sai bene cosa, non lo capisci subito, ma ogni parola accentua l'adrenalina che ti accompagnerà fino allo scioglimento finale. La conclusione, a volte positiva a volte negativa, da una parte evoca sensazioni di sollievo, dall'altra lascia un certo sapore di disagio.

Mentre leggevo questi tre brevi testi ero seduta di fronte al mare, c'era un bel sole e la temperatura era piacevole, nonostante questo ho chiuso il libro con una leggera preoccupazione. Questa lettura mi ha lasciato esattamente la stessa sensazione che provo quando mi sveglio da un brutto incubo. E' incredibile come la Jackson sia capace di suscitare questo genere di emozioni in uno spazio breve come quello del racconto. Davvero un'esperienza da fare, ma che farei dopo aver letto i suoi romanzi, che meritano altrettanta attenzione.

Se lo avete letto fatemi sapere come vi siete sentiti durante la lettura di questi tre racconti. E se non lo avete letto, ma avete voglia di provare un'esperienza inquietante, fatemi sapere come va!


Informazioni aggiuntive:
Titolo: La ragazza scomparsa
Autore: Shirley Jackson
Codice ISBN: 9788845933486
Prezzo di copertina: 7,00€
Pagine: 78
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Grazie della collaborazione e alla prossima recensione!

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